giovedì, marzo 12, 2015

ALCUNI ARTICOLI DOPO L'INCONTRO


Su Inchiostroverde.it e su www.targatota.org di lunedì 9 marzo 2015






Cosa intende fare il Comune delle aree cedute dal Demanio e degli innumerevoli spazi pubblici abbandonati al degrado? Con quale metodo procedere? Quali le proposte da parte delle associazioni tarantine?
Questi i caldi temi sollevati nell’incontro voluto venerdì scorso in biblioteca Acclavio dalla rete di associazioni Altre Economie per Taranto. Vi ha preso parte l’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore al Patrimonio Di Gregorio, dall’arch. Netti, capo servizio dello stesso assessorato e dal consigliere di maggioranza Spalluto, apparso solo a inizio lavori e poi volatilizzatosi improvvisamente. Sono intervenuti anche rappresentanti di Manifatture Knos di Lecce e di Ex Fadda di San Vito dei Normanni, senza alcun dubbio le due esperienze più proficue in termini di recupero e riutilizzo di spazi pubblici in Puglia.
Iniziamo col dire che di ricetta non ce n’è una sola, perciò ben vengano questi confronti, anche quando le opinioni sono differenti. L’entusiasmante esperienza di Manifatture Knos e di ExFadda, ad esempio, suggerisce di rompere le inefficienze e le inerzie degli enti locali mediante la richiesta di affidamenti diretti sulla base di progetti utili per la comunità. Affidamenti che – è stato  specificato – sono legalmente percorribili in caso di finalità no profit e che si suggeriva di ottenere anche attraverso la preventiva occupazione degli spazi, da riportare poi a nuova vita, sia dal punto di vista strutturale, che sociale. L’idea proposta da Altre Economie per Taranto mirava allo stesso risultato, ma attraverso una strada diversa e ancora sfiorata dalla speranza, probabilmente ingenua, che gli enti locali vogliano e sappiano valorizzare il bene comune. Pretendere cioè un maggior protagonismo del Comune, il quale dovrebbe indire bandi capaci di orientare gli affidi secondo una strategia precisa di utilizzo dei luoghi. Già, perché comunque la si pensi sta tutto qui, come al solito, il problema.
Il Comune sembra essere parte passiva di questa, come di altre partite. Non può continuare a nascondere le proprie responsabilità dietro alla solita scusa che non ci sono fondi, quando poi si scopre che Taranto non partecipa alla maggior parte dei bandi regionali/europei in grado di assegnarne, senza considerare che i soldi che ha sono spesso spesi male. Addirittura l’assessore Di Gregorio, apprezzabile per averci messo la faccia, ha lamentato la mancanza di unità fra le associazioni del territorio, come se questo impedisse al Comune di agire, coordinare, o assegnare gli innumerevoli immobili degradati della città. Occorre però una visione, che qui purtroppo manca ancora. Per i Baraccamenti Cattolica, tanto per tirare in ballo uno dei beni più discussi e appetibili, si potrebbe fare un ragionamento che riteniamo tanto semplice quanto efficace: si tratta di un’area posta in pieno centro, forse l’ultima non soffocata per intero da cemento e asfalto e ‘io’, come Comune, voglio che diventi un villaggio dei movimenti e delle associazioni, delle arti e dei mestieri, stazione di mobilità sostenibile, luogo d’incontro e di opportunità immerso nel verde. Un po’ come sta avvenendo con l’esperienza non riconosciuta delle Officine Tarantine.
 Insomma un autentico polo di attrazione culturale e sociale in grado di rilanciare anche le aspirazioni economiche del Borgo. E’ uno spazio in cui poter fare tanto, ma le uniche cose certe al momento sono l’affido di tre edifici alla Asl per farne il suo centro di prevenzione e il parcheggio multipiano nell’ampia area all’aperto. Per carità, cosa utilissima e indispensabile il laboratorio Asl ma che, in quanto attività specialistica, potrebbe trovare altrettanto valida allocazione appena fuori dal centro, se non in periferia. Ma ci sono soldi pronti da spendere e il Comune deve fare cassa a prescindere. Lo stesso principio ispirerà anche l’attribuzione degli spazi che si intende dedicare alla cultura, ma è un grave errore assegnare le aree al miglior offerente come si sta facendo. Sui parcheggi abbiamo detto tanto, ricerche alla mano, ma neppure qui nei nostri rappresentanti c’è umiltà sufficiente per comprendere. Non resta che vedere cosa verrà fuori dall’annunciato Regolamento sui Beni Comuni che il Comune discuterà probabilmente già nel prossimo Consiglio e continuare, in modo costante e perfino estenuante, ad alimentare il dialogo fra cittadini, movimenti ed associazioni. Per arricchirsi delle diversità e fare fronte comune nella pretesa di cambiamento.


Massimo Ruggieri
RETE VIVI TARANTO




Nuovo Quotidiano di Puglia - Taranto Cronaca - Domenica 8 marzo 2015







Nuovo Quotidiano di Puglia - Taranto Cronaca - Martedi 10 marzo 2015





AREE DEMANIALI E SPAZI PUBBLICI: QUALI POSSIBILI UTILIZZI? CONFRONTO TRA ASSOCIAZIONI E AMMINISTRAZIONE COMUNALE
























martedì, marzo 10, 2015

COSA ABBIAMO GIA' PROPOSTO AL COMUNE DI TARANTO

ALTRE ECONOMIE PER TARANTO già in data 1 marzo 2013 aveva trasmesso al Comune di Taranto una proposta di progetto per la realizzazione in Taranto della Cittadella delle Altre Economie.



In occasione del primo incontro sulle aree demaniali in dismissione, organizzato dal Comune di Taranto in data 21 maggio 2013 presso il Salone degli Specchi di Palazzo di Città, abbiamo ripresentato al protocollo dell'Ente la nostra proposta di progetto (sempre la stessa, sempre allo stesso Sindaco!).............


COSA PROPONIAMO

La creazione di un luogo che sia al tempo stesso dimostrazione delle possibilità concrete di un approccio alternativo al mercato, alla produzione, ai consumi, alle relazioni economiche e sperimentazione in corso d'opera di innovazioni di prodotto e di processo, in contatto con altre realtà simili e con la possibilità di scambiare e diffondere nuove esperienze e buone pratiche.
Un luogo che si alimenti grazie alle energie rinnovabili, che si finanzi grazie ai fondi etici, che promuova l'uso di prodotti naturali, biologici e del commercio equo e solidale; un luogo che metta la persona al centro dell'economia e dimostri che tutto ciò non solo è possibile ma ha anche una sua sostenibilità economica e ambientale.
Dal punto di vista culturale si vuole costruire un progetto concreto che dimostri che un altro mondo, un'altra Taranto è possibile nelle scelte quotidiane legate ai consumi, ai servizi, ai risparmi, all'uso delle risorse naturali; la messa in rete di esperienze eterogenee ed integrate aiuterà a veicolare questo messaggio.
Dal punto di vista sociale si vuole dare un'opportunità a tutte quelle sperimentazioni del fare società che, attraverso i Gruppi d'Acquisto, le banche del tempo, gli antichi mestieri, le attività artigianali, le iniziative di formazione e di sensibilizzazione, contribuiscono a rigenerare il tessuto civico ed a liberare nuove energie utili a tutto il territorio.
Le iniziative dell'associazione ALTRE ECONOMIE PER TARANTO si rivolgono ai seguenti settori e mirano alla realizzazione/promozione delle seguenti attività:
agricoltura biologica, gruppi di acquisto solidale, finanza etica, commercio e servizi equi e solidali, sviluppo e mobilità sostenibile, artigianato, emporio solidale, energie rinnovabili, turismo responsabile, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, restauro e riuso del patrimonio artistico e architettonico, promozione e diffusione delle pratiche di riuso e riciclo, progetti educativi nelle scuole, laboratori artistici di vario tipo, ristorazione biologica.

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

ALTRE ECONOMIE PER TARANTO ha una grande ambizione: realizzare un laboratorio permanente dapprima cittadino, poi provinciale e regionale, di promozione delle Altre Economie, di una cultura del consumo intelligente basato sui diritti dei cittadini. Allo scopo si rivolge agli Enti Locali, in particolare al Comune di Taranto, per la messa a disposizione di un'area/di un immobile che possa rispondere a questo obiettivo "alto" per il valore intrinseco che ha; che sia facilmente raggiungibile come ubicazione; che dia la possibilità ai soggetti coinvolti di farsi volàno attraverso la costituzione di una compagine che, per dimensioni, competenze, esperienze dirette, possibilità di investimento, capacità di rete, sarà in grado man mano di rendere fattibile la nascita della Cittadella/Palazzo delle Altre Economie.
ALTRE ECONOMIE PER TARANTO coordinerà in maniera unitaria tutte le attività realizzate nello spazio assegnato, garantendo autonomia organizzativa e di impresa a ciascuna delle realtà che saranno impegnate nelle diverse aree di attività.
ALTRE ECONOMIE PER TARANTO ha come obiettivo il coinvolgimento permanente di tutti i soggetti interessati allo sviluppo ed alla promozione delle Altre Economie nonchè alla realizzazione di eventi ed attività all'interno dello spazio; la nostra associazione è consapevole di non essere l'unico soggetto rappresentativo di tutte le realtà di Altre Economie ma si adopera affinchè tra esse si costruisca e si consolidi un sentire comune, che le porti a collaborare e ad usufruire al meglio degli spazi disponibili.

LE ATTIVITA' PROPOSTE

La costituenda Cittadella/Palazzo delle Altre Economie vuol essere tra i primi spazi in Puglia, certamente in Taranto, interamente dedicati a quelle pratiche economiche che si caratterizzano per l'utilizzo di processi a basso impatto ambientale, che garantiscono un'equa distribuzione del valore, che non perseguono il profitto e la crescita ad ogni costo e che mettono al centro le persone e l'ambiente. Questa idea nasce come luogo di promozione di tutte le Altre Economie jonico-salentine, offrendo alle realtà del settore spazi espositivi, luoghi d'incontro, formazione, ricerca e sviluppo.

NECESSITA' DI UNO SPAZIO FISICO A DISPOSIZIONE

E' evidente che per la realizzazione di questi scopi e finalità ALTRE ECONOMIE PER TARANTO necessita di uno spazio fisico che risponda ai seguenti particolari requisiti: fruibilità, ampie dimensioni e pluralità di ambienti, facile accessibilità per la cittadinanza, sicurezza.
Fruibilità in quanto l'immobile destinato a questo tipo di attività deve essere agibile, anche se parzialmente ristrutturato. ALTRE ECONOMIE PER TARANTO si accollerebbe gli oneri di parziali ristrutturazioni della struttura, operando aggiustamenti e migliorie con lavori in economia.
Ampie dimensioni e pluralità di ambienti, necessari per la costituzione di laboratori di vario tipo (artistici, culturali, ecc.), per la realizzazione di particolari vetrine espositive (es. il Bio Equo Bar, una libreria-ludoteca, ecc.) nonchè di uno spazio espositivo permanente che dia visibilità alle varie realtà coinvolte nella presente proposta di progetto.
Facile accessibilità per la cittadinanza, dal momento che la Cittadella/Palazzo delle Altre Economie non vuol'essere un progetto per pochi intimi bensì un'esperienza di coinvolgimento dell'intera cittadinanza, un incubatore di proposte, progetti, nuovi stili di vita, dal quale far ripartire un rilancio culturale ed economico del territorio. Per questo si pensa ad un luogo che sia facilmente raggiungibile dalle famiglie, dalle scolaresche, dai giovani e da quanti, giungendo a Taranto, vogliano sapere e conoscere di questa realtà innovativa.
Sicurezza, nel senso che deve essere assicurata la vigilanza dei locali e degli arredi nonchè la sicurezza e la tranquillità delle persone sia nelle ore di apertura che in quelle di chiusura della struttura.

lunedì, marzo 09, 2015

RIECCOCI.........!!!

Dopo un periodo di riflessione e riaggiustamenti all'interno della compagine, la nostra associazione è attualmente composta da n. 12 persone fisiche, dalla società cooperativa sociale IL MANDORLO di Lecce, da n. 4 associazioni (ANA Ass. Naz. Archeologi, COMUNITA' EMMANUEL, CREATIVAMENTE, VOCE DEL VERBO ESSERE) e dalla rete online di associazioni VIVI TARANTO. Recentemente ha presentato domanda di adesione l'associazione NOMEDIA; sono altresì in corso contatti che, a breve, dovrebbero portare all'adesione di altre realtà associative.

Lo scorso 25 settembre 2014, presso la sede legale dell'associazione - via Pupino n.1 in Taranto presso la Comunità Emmanuel - abbiamo tenuto una conferenza stampa in cui abbiamo parlato di mobilità sostenibile ed abbiamo illustrato alla cittadinanza alcune nostre proposte...................


 Nel corso della stessa, abbiamo altresì annunciato di aver presentato al Comune di Taranto una proposta-progetto per l'utilizzo dell'ex area mercatale di via Anfiteatro............





..........tutto, ovviamente, inascoltato!